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Come scegliere il tappeto giusto?

Elemento centrale del salotto, risorsa accogliente nella camera da letto o pratica aggiunta in terrazza, il tappeto è la prima cosa che si nota quando si entra in una stanza. Sono pochi gli interni che non ne hanno uno. Il tappeto ha i suoi fan e le sue tendenze: berbero, scandinavo, vintage, kilim... Tutti concordano sul fatto che aggiunga un tocco di carattere all’arredamento. Una ragione in più per scegliere quello giusto! Ma come deciderne lo stile, le dimensioni, i colori e poi, come pulirlo? Ecco tutto ciò che devi sapere prima di ordinarne uno.


8 sfumature di tappeto


Innanzitutto la buone notizia: la scelta è ampia! Esiste un tappeto adatto a ogni stanza della casa o a ogni uso. E tra il tappeto da salotto e lo zerbino, c’è una bella differenza. Benvenuto nel mondo dei tappeti:

Il tappeto da salotto:

tappeto salotto La RedouteChe sia piccolo o grande, rotondo o rettangolare, il tappeto da salotto serve a dare un’impressione di calore e accoglienza. È essenziale nella decorazione di questa stanza cosí importante della casa.

Lo scendiletto:

scendilettoAl mattino ti dà fastidio poggiare i piedi sul pavimento a causa del freddo? Lo scendiletto è la soluzione al problema. Rettangolare, piuttosto stretto, contribuirà a regalarti un dolce risveglio.

Il tappeto da corridoio:

tappeto corridoio La Redoute Grazie alla sua forma (super) allungata, il tappeto da corridoio va ad abbellire uno spazio che, per definizione, è un po’ spoglio. Permette di personalizzare il corridoio e garantire un’atmosfera accogliente. Piccolo trucco: può essere usato anche come scendiletto.

Il tappeto da esterno:

tappeto esterno La Redoute Chi l’ha detto che il tappeto si usa solo dentro casa? Per il balcone o la terrazza troverai dei tappeti per l’esterno, generalmente in polipropilene, resistenti alla pioggia e al sole. Facilissimi da curare! E visto come sono facili da pulire, perché non usarli anche sotto al tavolo della sala da pranzo?
 

Il tappeto da cucina:

tappeto cucina La Redoute In vinile, con effetto mattonella di cemento o tessuto piatto in poliestere: non esiste un vero e proprio standard per il tappeto da cucina. L’unico requisito è che resista alle macchie

Lo zerbino:

zerbino La Redoute Si presenta da sé. Alcuni lo preferiscono sobrio e a tinta unita, altri con un messaggio di benvenuto o un disegno divertente. L’importante è che piaccia a te...

Il tappeto per bambini:

tappeto bambini La Redoute Rotondo o rettangolare, spesso con dei disegni, il tappeto per bambini aggiungerà dolcezza alla cameretta dei tuoi bimbi. Sceglilo preferibilmente a pelo corto o in polipropilene, per evitare reazioni allergiche.

Il tappeto da bagno:

tappeto bagno La RedouteSe non ne hai uno, attenzione a non scivolare! Invece che usare un asciugamano, scegli un tappetino da bagno: più antiscivolo e molto assorbente, ti permetterà inoltre di abbellire il bagno.
 
Hai un’ampia scelta a tua disposizione. Fai tesoro di questi suggerimenti al momento dell’acquisto...

 


La scelta del tappeto: istruzioni per l’uso!

Per scegliere bene un tappeto, bisogna innanzitutto sapere in che stanza si vuole sistemarlo. Ad esempio, nel salotto starebbe bene un tappeto berbero bianco e nero, che va sempre di moda. Se sei un amante dell’hygge, invece, andrai a ricreare in casa un’atmosfera rassicurante, per rallegrarti le giornate con un tappeto shaggy (a pelo lungo). Proprio come i danesi!

Per la stanza del bambino, soprattutto se quest’ultimo è ancora piccolo, si preferirà un tappeto tessuto piatto per evitare le allergie e, perché no, con disegni di figure geometriche perché possa approfittarne per giocare. Per quanto riguarda la cucina, va molto di moda il tappeto in vinile con effetto mattonelle di cemento ma nulla vieta di affrancarsi e scegliere un tappeto grigio antracite, oppure uno giallo senape in microfibra.

L’importante in questi casi è scegliere un tappeto facile da pulire (o persino da smacchiare!). Attenzione però: nella sala da pranzo meglio evitare un tappeto a pelo lungo, poiché le briciole potrebbero infilarsi tra le fibre e soprattutto perché quel tipo di tappeto verrebbe rovinato dal peso dei piedi delle sedie e del tavolo. Scegli una tessitura piatta!
In termini di dimensioni, evita di scegliere un tappeto piccolo per un ambiente grande o un tappeto grande per una stanza piccola. Se la stanza è piccola, puoi ad esempio optare per un tappeto rotondo. Se invece la stanza è ampia, allora si possono scegliere due scendiletto da mettere ai lati, oppure un tappeto grande. Nel salotto o nella sala da pranzo il tappeto dovrà essere coordinato al divano o alla tavola. La sua taglia sarà quindi adatta a questi elementi: la sua larghezza deve essere almeno uguale a quella del divano e deve superare la dimensione del piano del tavolo di almeno 50 cm. È anche importante che il tappeto si abbini all’arredamento. Se hai scelto dei mobili dai colori vivaci, opta per un tappeto chiaro a tinta unita.

Quanto all’eterna questione: tappeto rotondo o rettangolare? Dipenderà dallo stile che vuoi dare all’arredamento, dai gusti personali e dalla dimensione della stanza.

Infine, poniti il problema della comodità. Per te tappeto è sinonimo di delicatezza, morbidezza o “durezza”? Se ti piacciono i tappeti accoglienti, scegline uno spesso. Se invece preferisci la durezza, sappi che il tappeto di juta è quello che fa per te.

 
IL PARERE DELL’ESPERTO

guillement_o.jpgSi ha molta libertà nello scegliere un tappeto. Incoraggiamo i nostri clienti ad essere il più creativi possibile. L’unica necessità è trovare un tappeto perfetto per te guillement_f.jpg

Tiphaine
Product manager La Redoute
 


E per quanto riguarda il materiale?

• Quando si tratta di materiali, si hanno due opzioni: fibre naturali o fibre sintetiche. Se hai bambini piccoli, un Golden Retriever e un gatto d’Angora, allora meglio scegliere un tappeto in fibra sintetica o un tappeto a tessitura piatta sul quale i piccoli incidenti e lo sporco quotidiano saranno più facili da rimuovere e che sarà quindi più adatto alla vita familiare. In caso di allergie, il sintetico è l’ideale: polipropilene, microfibra, poliestere riciclato, PVC... le opzioni sono tante.


• Se desideri solo materiali naturali e vivi in una casa tranquilla, allora lana, seta, cotone e juta apporteranno un tocco caldo e autentico al tuo arredamento. Un tappeto intrecciato o trapuntato a mano donerà un tocco artigianale alla casa e una significativa nota di qualità. Il primo metodo, il più antico, consiste nell’intrecciare uno per uno i fili su un telaio; il secondo consiste nell’introdurre il filo su una tela speciale dotata di una pistola per imbastire e trapuntare. I materiali naturali e la tessitura piatta vanno per la maggiore.


• Tuttavia c’è da sapere che un tappeto in tessuto naturale è più difficile da trattare rispetto al suo equivalente sintetico. Il tappeto naturale perderà regolarmente un po’ di fibre e richiederà una maggiore attenzione rispetto a quello sintetico, che è al contrario facile da trattare e meno propenso a rovinarsi. Per i tappeti da esterno, naturalmente, la fibra naturale non è adatta (non resisterebbe a lungo alle intemperie). Ma non preoccuparti, ciò non ti impedirà di scegliere tra una vasta gamma di tappeti, compresi i tappeti a pelo lungo o spessi, se è quello che cerchi. Rimuovere la fibra di bambù,


 
IL PARERE DELL’ESPERTO

guillement_o.jpgLa tecnologia è così avanzata che oggi è difficile distinguere visivamente un tappeto sintetico da uno naturale  guillement_f.jpg

Christophe
Responsabile qualità La Redoute
 


Salvaguarda il tuo tappeto

Una volta che il tappeto è arrivato a casa, ci si pone il problema di come trattarlo. Nulla batte l’aspirapolvere per il quotidiano. Noi raccomandiamo di passarlo una volta al mese sulle fibre naturali, per evitare l’eccessiva perdita di materiale e la comparsa di pelucchi (in particolare sui tappeti trapuntati e spessi).
 
Evita le spazzole, soprattutto quelle rotanti per rimuovere i peli, e non usare l’aspirapolvere alla massima potenza. Se sei un purista o hai davvero paura di danneggiare il tappeto, puoi usare un’apposita spazzola speciale. In tutti i casi, mai utilizzare l’aspirapolvere sul tappeto di lana durante il primo mese dopo l’acquisto. Questo darà al materiale il tempo di assestarsi e di adattarsi correttamente. All’inizio il tappeto perderà un po’ di pelo, ma è normale. Ai tappeti sintetici si può prestare meno attenzione o, se si tratta di un tappeto in polipropilene, puoi fare addirittura ciò che vuoi. Ciò che hanno in comune tutti i tappeti, comunque, è che devono essere ruotati regolarmente in un senso o nell’altro per minimizzare l’usura localizzata negli stessi punti, dovuta ai passaggi successivi e lo scolorimento dovuto all’esposizione alla luce.
 
E in caso di incidenti? Come rimuovere le macchie dal tappeto? Tampona subito le macchie liquide. Se la macchia persiste, prova con un po’ di detergente professionale, con aceto bianco, con detersivo per i piatti o bicarbonato di sodio dapprima su un’area piccola o poco visibile del tappeto. Per la famosa macchia di vino, non usare il sale perché fissa il colore! Lo zucchero invece assorbirà il liquido e il colore. Poi tampona con dell’aceto di vino bianco, uno smacchiatore o dell’acqua ossigenata.

 
 



Scegli bene gli abbinamenti

 


Cuscini

 
cuscino La RedouteSia i cuscini per valorizzare il divano che quelli che impreziosiscono la casa dovranno necessariamente abbinarsi al tappeto. Ad esempio, niente cuscini arancioni se c’è un tappeto giallo!

Pouf

 
pouf La RedouteAppoggiato sul tappeto, il pouf sarà in contatto diretto con esso. Non dovrà né danneggiare il tappeto quando viene spostato né stonare in termini di colore e materiale. Scegli per bene le associazioni.

Plaid

 
plaid La Redouteadagiato con nonchalance sul divano dovrà, proprio come tutto il resto, intonarsi al tappeto. Esiste una varietà infinita di plaid. Cerca di uniformarlo il più possibile al tappeto, e tieni presente che non potranno esserci fantasie sia sul tappeto che sul plaid, poiché il risultato rischierebbe di essere troppo carico.
 


Tappeti ecosostenibili

I materiali riciclati ormai sono numerosi. La produzione di tappeti in cotone, pelle o poliestere riciclato sta prendendo sempre più piede. Il recupero dei rifiuti tessili, rispettoso dell’ambiente, sta diventando più democratico.



Lo sapevi?

Il tappeto più grande del mondo si trova nella Gran Moschea, negli Emirati Arabi Uniti. Copre una superficie di 5.625 metri quadri, l’equivalente di un campo da calcio! Ha richiesto 18 mesi di lavoro, la competenza giornaliera di 1.200 tappezzieri, e quasi quaranta tonnellate di lana. Il prezzo? Circa 6 milioni di dollari.



Tanto, tanto tempo fa...

I primi tappeti intrecciati sarebbero stati realizzati 400 anni prima della nascita di Cristo. Fabbricati dai nomadi dell’Asia Centrale a partire da materiali organici, vegetali o animali, hanno avuto problemi a resistere al passare dei secoli. Il tappeto più antico al mondo, ritrovato in un blocco di ghiaccio, è conservato al Museo dell'Ermitage
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Clément,
22/04/2021