La casa sospesa nel tempo
Il pavimento come elemento di continuità o di separazione
Il pavimento è uno di quegli elementi che ci accompagna in tutta la casa. Quando è continuo in tutti gli ambienti, i passaggi tra uno spazio e l’altro della casa, anche se separati da porte, risultano meno netti; diversamente il cambio di pavimentazione tra un locale e l’altro o anche all’interno del medesimo spazio permette di accentuarne la separazione.
Se un tempo risultava necessario utilizzare pavimenti più resistenti nei locali di servizio, come il bagno o la cucina, oggi risulta praticabile l’utilizzo di materiali più delicati, come il parquet, grazie a specifici trattamenti che garantiscono resistenza e durabilità ai pavimenti di tutti gli ambienti della casa.
Attraverso a scelta delle geometrie di posa e l’aggiunta di decori, nel caso delle resine, o di intarsi, nel caso di pavimenti lignei, il pavimento può arricchire la spazialità e l’atmosfera di un appartamento. Spesso la nostra clientela vuole utilizzare come rivestimento a pavimento per le loro abitazioni il tradizionale parquet, poichè il legno è per molti un materiale di fascino per il suo carattere di elemento naturale, ed espressione della casa. In questi casi cerchiamo di prestare attenzione allo schema di posa in quanto l’utilizzo di un materiale così tradizionale può acquisire una espressione più contemporanea reinterpretandone semplicemente il disegno.
Pavimenti "continui” e “ripetuti”
Tre le infinite possibilità di pavimenti ci sembra opportuno distinguere tra i pavimenti “continui”, come i seminati e le resine, ed i pavimenti “ripetuti”, che nascono dalla ripetizione di un modulo, come il pavimento in parquet o i pavimenti in marmo o in gres porcellanato.
I pavimenti “continui” generalmente sono in origine paste che vengono posate senza soluzione di continuità. Questo permette di ottenere delle superfici completamente uniformi e continue, che sono ideali soprattutto nella realizzazione di pavimenti per abitazioni di medie dimensioni.
I pavimenti “ripetuti”, invece, nascono dalla ripetizione di elementi accostati. Per quanto siano grandi le doghe o il formato delle lastre di marmo o di gres utilizzate, questi pavimenti sono caratterizzati dalla presenza di fughe tra un modulo e l’altro. In questo caso risulterà importante definire lo schema di posa in modo tale che le fughe possano rientrare all’interno di uno disegno più generale.
La reinterpretazione di un pavimento
Questo appartamento è stato progettato verso l’idea di uno spazio il più possibile privo di nette separazioni e caratterizzato da un’atmosfera effimera. La giovane clientela voleva un pavimento in parquet che da una parte reinterpretasse i tradizionali rivestimenti lignei intarsiati e dall’altra generasse un senso di maggiore profondità ed ampiezza dell’appartamento di dimensioni contenute. Pertanto, abbiamo realizzato un disegno geometrico che, attraverso l’alternanza di doghe in rovere naturale ad inserti in wenghè, potesse ricordare un pavimento antico, ma reinterpretato con una geometria contemporanea. Gli inserti sono stati così giustapposti per accentuare la profondità degli ambienti e portare lo sguardo dell’ospite al di là delle separazioni murarie.
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